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Marina

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Arancia.org

Dal ciclo
"Versi per la figlia"

Non dove sei tu e dove sono io:
Le stesse canzoni e gli stessi affanni.
Così amiche noi due!
Così orfane tutt'e due!

E stiamo così bene insieme noi due -
senza casa, senza sonno e grezze...
Due uccelli: appena alzate - cantiamo,
due pellegrine: il mondo ci nutre.

E vaghiamo in due per le chiese
grandi - e piccole, le pievi.
e vaghiamo in due per le case
povere - e illustri, dei signori.

Una volta hai detto: "Compramele!"
con un brillar d'occhi alle torri del Cremlino.
Il Cremlino è tuo dalla nascita. Dormi,
mia primogenita chiara e terribile.

E come sotto la terra l'erba
fa amicizia col minerale di ferro -
tutto vedono due chiarissime
frane nell'abisso celeste.


24 agosto 1918

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Un giorno, meravigliosa creatura,
io per te diventerò un ricordo,

là, nella tua memoria occhi-turchina
sperduto così - lontano-lontano.

Tu dimenticherai il mio profilo col naso a gobba,
e la fronte nell'apoteosi della sigaretta,

e il mio eterno riso, che tutti intriga,
e il centinaio - sulla mia mano operaia -

di anelli d'argento - la soffitta-cabina,
la divina sedizione delle mie carte...

E come, in un anno tremendo, innalzate dalla sventura,
tu piccola eri e io - giovane.

novembre 1919