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"Ogni
nuova realtà estetica ridefinisce la realtà etica dell'uomo.
Giacchè l'estetica è la madre dell'etica.
Quanto più ricca è l'esperienza estetica di un individuo,
quanto più sicuro è il suo gusto, tanto più netta
sarà la sua scelta morale e tanto più libero - anche se
non necessariamente più felice - sarà lui stesso."
J. Brodskij
1 |
Il design partecipante addotta un unico principio:
favorire relazioni. Tra persone, tra persone e cose, tra persone
e idee. Rendendo chiaro ciò che è oscuro, evidente
ciò che è intrinseco, naturale ciò che è
artificiale.
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2 |
Il design partecipante mira a stabilire
un dialogo privato con gli utilizzatori. Giacché
il presupposto della relazione tra persone è che ognuna
sia conscia della propria unicità.
"L'arte
stimola nell'uomo, volente o nolente, il senso della sua unicità,
dell'individualità, della separatezza, trasformandolo da
animale sociale in un <<Io>> autonomo."
J.Brodskij
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3 |
Il designer partecipante si lascia cambiare
dagli eventi. Per cambiare il suo modo di vedere.
"Il
lavoro filosofico è propriamente - come spesso in architettura
- piuttosto un lavoro su se stessi. Sul proprio modo di vedere.
Su come si vedono le cose. (E su che cosa si pretende da esse)."
L. Wittgenstein
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4 |
Il designer partecipante non necessariamente è
nemico del potere, ma mai vi è asservito. Evita i clichè.
Ascolta richieste che il potere non può udire,
ha cura di un'opera che tace, e vi sottrae se
stesso.
"Un
sistema politico, una forma di organizzazione sociale, come qualsiasi
sistema in genere, è per definizione una forma del passato
remoto che vorrebbe imporsi sul presente, e spesso anche sul futuro."
J. Brodskij
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5 |
Il designer partecipante creando, dona. Nel dare, l'essenza del suo progettare. Contemporanemante accetta
il fatto che un'opera è sempre il frutto delle proprie
tare.
"I versi
nascono sempre dall'immondizia, nè le radici della prosa
sono più nobili." A. Achmatova.
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6 |
Il designer partecipante non accetta tutti
i committenti.
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7 |
La ricchezza del design partecipante sta nel
non detto che è in grado di generare. In questo
risiede la possibilità per un'opera di prendere vita:
quando nel Visibile inizia a riposare l'Invisibile.
"L'inesprimibile
(ciò che mi appare pieno di mistero e che non sono in grado
di esprimere) costituisce forse lo sfondo sul quale ciò
che ho potuto esprimere acquista significato."
L. Wittgenstein
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8 |
Ogni Parte contiene il Tutto. Il designer partecipante
dovrebbe considerare il dettaglio, struttura silenziosa.
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9 |
Il designer partecipante sa che non esiste il momento
in cui l'opera è compiuta, ma solo quello in cui
è utilizzabile.
"L'opera non è mai compiuta. Essa ci lascia nell'incompiuto, nel cui spazio muoriamo. Quel che ci resta è solo la sua parte bianca, e non si tratta di utilizzarla, ma solo di tollerarla. Lì dobbiamo installarci. Accettare il vuoto, il nulla, il bianco. Tutto quel che creiamo è dietro di noi."
E.
Jabès
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