Kuznecov
...
Kuznecov non era un fabbro come gli altri, era un maestro abilissimo,
un artista della forgiatura, quasi un poeta. Apparteneva a quella
classe di artigiani talmente abili da essere in grado di forgiare una
rosa. Si era addirittura forgiato da solo, e con grande eleganza, gli
stessi strumenti che usava quotidianamente per lavorare - tenaglie,
scalpelli, martelli, mazzuoli - cosa che segnalava in lui non soltanto
l'amore che provava per il proprio lavoro, ma anche l'assoluta
comprensione del significato profondo dell'essere fabbri. In ogni
oggetto che forgiava, che fosse un ferro di cavallo o un chiodo, si
riconosceva la sua profonda maestria. Non si trattava solo di
questioni di simmetria, ma di qualcosa di più essenziale, di molto più
profondo.
Faceva sempre fatica a staccarsi da un lavoro appena terminato,
provava continuamente la sensazione che gli mancasse un ultimo colpo,
un'ultima martellata che l'avrebbe migliorato e reso ancora più
perfetto per l'uso.
Nel lavoro che ci spettava, la prospezione geologica, non c'era molto
da fare per un fabbro; tuttavia i capi avevano per Kuznecov una grande
considerazione, tanto da perdonarlo anche quando, di tanto in tanto,
si prendeva il lusso di combinare qualche scherzo. Una volta era
persino riuscito a convincerli che usare il burro al posto dell'acqua avrebbe migliorato di molto la resistenza delle trivelle, così che i
capi ne avevano fatto arrivare un po' alla fucina, seppure in quantità
minima. Kuznecov scioglieva una piccola dose di burro nell'acqua e le
punte delle trivelle d'acciaio ne guadagnavano in lucentezza. Il burro che avanzava lo divideva con il martellatore che lavorava con
lui, e anche quando il piccolo trucchetto venne rivelato ai capi, essi
lasciarono correre, senza alcuna punizione. In seguito Kuznekov
continuò a sostenere l'ottima influenza del burro sulla tempra delle
trivelle, riuscendo persino a ottenere dal capo alcuni panetti
ammuffiti dimenticati chissà quando nel deposito, e dai quali,
fondendoli, aveva ricavato nuovamente del burro amarognolo ma
utilizzabile. Era un uomo buono e pacato, che pensava soltanto al bene
di tutti.
…
Varlam Salamov
I racconti della Kolyma