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"Se
un uomo non si sente perduto, è perduto
a
tutto ciò che si svolge negli altri
e che avviene in lui.
Così perduto, egli scrive una lettera e una busta
e la suggella e vi sottolinea: Aprire dopo la mia morte!
Ma essere perduti e resistere e avere
la luna nel libro e la notte soltanto nel leggerlo,
non conoscere nè fine nè margine a se stessi,
non esser soli, ma esser perduti,
è come se la propria pena ed un'altra, di estranei,
generassero un terzo cuore..."
Vladimir
Holan |
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